È iniziata il 27 luglio la quarta edizione del Siluna Fest su iniziativa di Siluna Associazione culturale. La stessa, ispirandosi alla “Paesologia” del poeta Franco Arminio, si impegna a mescolare la magia naturale della Sila calabrese alle ricercate proposte artistiche, culturali e musicali che ogni anno, dal 2018, animano il Festival.
I luoghi del festival
Nei tre giorni del Festival, il paesaggio silano dà vita al connubio arte-natura di cui Siluna intende farsi
testimone invitandoci alla scoperta delle bellezze naturali e delle risorse che il territorio calabrese offre ai
suoi abitanti. Dunque, non solo poesia e musica al servizio del paesaggio e della collettività ma anche
ricche occasioni di incontro e confronto attorno il tema dello sviluppo sostenibile a sostegno del turismo
calabrese quale settore strategico della Regione. Il programma del Siluna Festival 2022 prevede, infatti, un viaggio itinerante lungo la direttrice della Ciclovia dei Parchi Calabria, un progetto rappresentativo dell’idea del sistema turistico calabrese da svilupparsi su un percorso di 545 km che include già due oasi di bellezza naturale e culturale: l’opera di land art del “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto facente parte della Sila Greca, precisamente del comune di Acri, e il Museo Mabos (Museo d’arte del bosco della Sila) di Sorbo San Basile (se non conosci il MABOS ti ricordiamo un precedente articolo che gli abbiamo dedicato).
Programma e ospiti
Proprio dal comune di Acri parte quest’anno il festival: il 27 luglio alle ore 18 presso Palazzo
Gencarelli ( Municipio di Acri) viene inaugurata e presentata l’installazione permanente ACRICRACKING, un insieme di opere del movimento artistico CRACKING ART con l’impegno di sensibilizzare il pubblico
all’ambiente grazie al mezzo dell’arte contemporanea. Giorno 28 luglio il viaggio continua a Sorbo San
Basile, C.da Granaro, presso il MaBoS. Qui, alle ore 17 si terrà l’evento Il canto dei nuovi emigrati : tra le
installazioni del MaBoS, la performance teatrale di Lara Chiellino quale omaggio al poeta calabrese Franco Costabile. A seguire Paesaggio Calabria, un dibattito in movimento per promuovere e valorizzare la Ciclovia dei Parchi Calabria quale percorso ecologico nell’ottica del turismo rurale calabrese contraddistinto dalla presenza di musei-laboratori d’arte contemporanea in un territorio antico dove produzione agricola ed enogastronomica e artigianato locale mantengono accesa l’economia.
A chiudere la giornata del 28 luglio Studi sull’amore, l’incontro con il poeta e paesologo Franco Arminio.
Ci si rimette in viaggio al mattino del venerdì 29 luglio con Paesaggio sonoro a cura di Franko Talarico, una passeggiata alle cascate del Brigante guidata da esperti e tra canti, musica e racconti. L’appuntamento è alle ore 10 al piazzale dell’Hotel Granaro per percorrere il sentiero delle meraviglie vegetali che dal MaBos porta alla Cascata del Monardo.
Alle ore 18 A flower is not a flower, una performance dell’artista indipendente Amalia Franco che calerà
nell’originale location del MaBoS le maschere e le marionette ibride da lei stessa realizzate.
Dopo la performance di Amalia Franco, il Festival lascia i suoi amatori abbandonarsi alla musica, prima con le sonorità ricercate di Samuel Cerra, vibrafonista di origini calabresi, poi con Canzoncine nel giardino del bosco, incursione musicale di Gianluca Vigono e in ultimo Hot Dust concerto di musica elettronica di Chris Costa.
Perchè andare al Siluna Fest
L’ingresso al Festival è completamente gratuito, una grande occasione per la Calabria e i calabresi che
desiderano vivere la propria regione credendo nel suo futuro e nelle sue immense potenzialità. Un invito
difficilmente declinabile per chi ha la possibilità di raggiungere i luoghi della Sila che ospitano il Festival:
Siluna Fest non è semplicemente un progetto ecologico e culturale ma un richiamo delle comunità
all’appartenenza di luoghi per e da molto tempo abbandonati e che oggi si stanno riappropriando della loro natura accogliente e sorprendente. Non a caso, Siluna Fest è menzionato nel secondo volume della “Guida alle radici italiane” presentata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e nata dalla collaborazione tra la Direzione Generale per gli italiani all’estero del MAECI e l’Associazione Raiz Italiana all’interno del progetto nazionale sul turismo delle radici. La guida vuole raccontare agli italiani e a chi ha origini italiane nel mondo i propri luoghi d’origine, ricordando la storia dell’Italia migrante e riaccendendo in chi è lontano la nostalgia dei territori a cui è legato. Il turismo delle radici, come Siluna Fest ci suggerisce di abbracciare, è una filosofia della scoperta e ri-scopert dei luoghi che amiamo e che, per questo, ci appartengono. Chi ama la Calabria ci crede.