Si aprono le porte di uno tra i più importanti eventi sul design nazionale, organizzato da Officine AD degli architetti catanzaresi Domenico Garofalo e Giuseppe Anania: MATERIA. Giunto alla sesta edizione, quest’anno il festival è articolato in tre intense giornate, fino a domenica 26 settembre, tra esposizioni, talk ed eventi, in una nuova e prestigiosa location nel cuore del centro storico del capoluogo calabrese, Palazzo Fazzari.
Materia VI: viaggio nel design locale e nazionale
Contaminazione, Giovani, Territorio, Iconico, Socialità, Eventi sono le sei parole concettuali suddivise in quattro stanze che accolgono il visitatore con un allestimento quasi didattico delle esposizioni che compongono le sale. L’inizio è il Terririorio, quello nostro, la Calabria, che viene esplicitato in un viaggio tra luoghi ed elementi con le stoffe del Lanificio Leo, una delle più antiche fabbriche tessili calabresi. Troviamo così l’esposizione di tessuti con intrecci che rappresentano le montagne della Sila, i paesaggi dell’Aspromonte, la Cattolica di Stilo tono su tono ma con intrecci diversi. Dal Territorio si passa poi all’Iconico, con tre personaggi eccelsi del design nazionale e internazionale e la presenza di oggetti da loro presentati a partire dal letto-divano pieghevole di Ludovico “Vico” Magistretti che occupa uno spessore di 13 cm e la sua lampada da notte rappresentante l’eclissi. Sussegue poi il senso di progettualità accessibile a tutti di Enzo Mari con la sedia box componibile composta da soli otto elementi, i giochi in legno per bambini e che mette a fuoco il concetto di Mari per cui gli oggetti di design debbano essere creati in modo tale da consentire a tutti di costruire, progettare, creare. Infine, uno dei massimi protagonisti dell’arte, del design e della grafica del XX secolo, artista, designer e scrittore italiano, Bruno Munari.
I Tip Studio sono invece i designer selezionati per rappresentare i Giovani come cuore pulsante di sperimentazioni ed idee in una connessione tra i tre elementi Terra, Acqua, Fuoco con l’istallazione centrale che vede insieme specchi e terra al fine di rievocare le radici dell’uomo, la collezione scultorea del fuoco con la lavorazione di pietra lavica e metallo fuso che fonde la materia e l’artificiosità dell’uomo, infine l’acqua con i colori del mediterraneo tra i materiali toccati dalle acque del Mare Nostrum e che riprendono i colori del Sud in una serie di architetture in miniatura.

Elementi sacri rivisitati in chiave contemporanea rappresentano invece la parola Contaminazione con la “Collezione Santa”, realizzata nel 2020 e mai mostrata dal vivo al pubblico, dove simboli e arredi religiosi sono stati re-immaginati in una chiave non convenzionale e a volte ironica: l’inginocchiatoio progettato da Matteo Cibic e realizzato da Studio F Atelier; il trono super colorato, con le frange, ideato da Elena Salmistraro e realizzato dall’azienda Domenico Cugliari; l’ostensorio reinterpretato da Sara Ricciardi; l’altare meccanico progettato da Tommaso Spinzi e realizzato da Edilmarmi Mazzotta; infine, la misteriosa Madonna Viola, disegnata su tavoletta grafica da Antonio Aricò e ricamata su tulle da Anna Battaglia.

Gli ultimi due temi della Socialità ed Eventi prevedono una serie di talk e incontri con designer, artisti, architetti tra cui Mauro Bubbico e Carlo Martino, Isabella Clara Sciacca, Enzo Calabrese, Gianluca Peluffo e Isidoro Peniffi, con anche una serata di beneficenza alla Sala delle Culture della Provincia di Catanzaro in cui verrano donati dei giocattoli progettati da Enzo Mari all’Unità Operativa di Ematoncologia Pediatrica dell’Ospedale Ciaccio. Per consultare il programma potete cliccare qui
Fotografie di Francesco Lucia