La seconda edizione dell’Aghia Sophia Fest ci invita a vivere un’esperienza sensoriale! Quando? Il secondo week-end di luglio, sabato 9 e domenica 10; dove? tra gli antichi resti dell’abbazia di Santa Maria di Corazzo incastonata nel cuore verde smeraldo della Sila Piccola.
L’associazione culturale “Il filo di Sophia” ci porta, per il secondo anno consecutivo, a rivivere due giorni di “parole, suoni e arte a due passi dalle nuvole” come ama raccontarci Giuseppe Bornino, uno dei ragazzi che all’associazione ha dato vita. Sotto il cielo di Carlopoli, nello spazio verde dove mille anni fa è stata fondata l’abbazia di Santa Maria di Corazzo trova il suo habitat ideale l’esigenza dei ragazzi de Il filo di Sophia di viaggiare alla ricerca del dialogo e dello scambio fertile per la crescita della collettività. E il verbo della contaminazione delle idee e dei saperi che guida l’associazione si fa Aghia Sophia Fest, con l’intento di rendere la comunità protagonista e partecipe della creazione di spazi e momenti di condivisione e contaminazione della bellezza nella sua accezione più profonda: la bellezza che scuote e fa godere i sensi e l’anima.
Ai piedi dell’abbazia di Santa Maria Corazzo
La scelta di un sito storicamente, archeologicamente e paesaggisticamente rilevante come l’abbazia
rappresenta la volontà di valorizzare la bellezza di un luogo incontaminato e allo stesso tempo di un bene
archeologico che, stranamente e maledettamente, rimane ancora poco conosciuto ai calabresi. L’antica
abbazia sorge, infatti, all’interno di un ambiente faunistico e floreale caratteristico: a due passi dalle
poderose mura è presente la bio-ittica della sorgente e del fiume Corace, un luogo incredibile dove
vengono allevate delle trote, simbolo di Carlopoli, e per questo le vediamo campeggiare sulla locandina di questa seconda edizione del festival; alle spalle dell’abbazia una rigogliosa distesa di castagneti dà origine al nome della frazione in cui l’abbazia è ubicata, Castagna. I profumi e i colori della natura che possiamo percepire in questo luogo senza tempo risvegliano già parte dei nostri sensi che l’esperienza del festival ci promette di allietare. È l’esaltazione della sacra conoscenza, aghia Sophia, che si risolve nel piacere dei sensi: musica, teatro, filosofia, letteratura, natura, enogastronomia, storia, archeologia, escursioni nella natura sono le zone di interesse che va ad abbracciare il festival e ciò che lo rende un unicum nel panorama artistico calabrese.
Sotto questo punto di vista, “Il filo di Sophia” ha cercato di proporre qualcosa di inedito
creando un’alternativa dall’offerta ampissima: sin dall’anno scorso, la sfida è stata quella di contaminare
tutte le forme artistiche tra di loro, quindi, ci saranno mostre, installazioni sonore, escursioni naturalistiche, visite archeologiche, concerti, talk filosofici, reading, spettacoli teatrali e musicali con particolare riferimento al genere della musica elettronica che rende Aghia Sophia Fest anche una vera e propria festa di musica elettronica nella natura.
Aghia Sophia Fest: ospiti, programma e laboratori creativi sul suono e le immagini
Ma non è finita la sublimazione dei cinque sensi: il gusto dei prodotti di produzione locale grazie alla collaborazione delle aziende del territorio è garantito!
Come ogni festival che si rispetti ci saranno nomi importanti: lo spettacolo di rilievo sarà l’ufficiale sodalizio artistico e musicale tra i cantautori Dario Brunori e Giovanni Truppi e verrà aperto da talenti emergenti made in Calabria. Anche lo spettacolo teatrale è produzione calabrese: Laboart metterà in scena il tema dell’acufene, quel sibilo costante con cui molti, come Amanda protagonista della rappresentazione, devono convivere e che rappresenta la metafora di un qualsiasi rapporto sbilanciato, gerarchico, sofferente. A riprova del fatto che chi decide di andare a Corazzo può vivere due giorni di piena armonia e pace dei sensi c’è l’assoluta libertà di portare con sè i propri animali e i propri bambini. Per questi ultimi, sono stati organizzati dei laboratori creativi da un esperto che si occupa del rapporto tra suono e immagini: i bambini potranno sperimentare, ascoltare, dipingere. Un festival per tutte le età.
Il programma
Dunque, sabato 9 e domenica 10 luglio i cancelli virtuali del festival verranno aperti alle ore 17 dove ad aspettarci ci saranno esperti archeologici a presentarci il sito e la sua storia; seguirà poi lo spettacolo e concerto di Giovanni Truppi e Dario Brunori; a chiudere la giornata di sabato il dj set di Fabio Nirta.
Domenica 10 luglio, con il dj Georgio Niani abbandoniamo il genere pop e rock per abbracciare quello della musica elettronica.
Si può campeggiare?
Possibilità di campeggiare: l’area campeggio è adibita appositamente a due passi dai ruderi dell’abbazia
dove si potrà dormire sotto un manto di stelle incredibile e risvegliarsi all’interno del festival. Un’opportunità che ci permette di risparmiare ulteriormente sull’ampia e originale offerta del festival.
Biglietti
Il costo del biglietto per partecipare alle giornate del festival è comunque molto basso: 25 euro il primo
giorno (sabato 9), 15 per il secondo ( domenica 10) mentre l’abbonamento costa 30 euro andando a far
risparmiare chi decidere di vivere l’intera esperienza.
IMPORTANTE: Perché non perdere questa l’esperienza AGHIASOPHIAFEST? Parole e suoni a due passi delle nuvole: è uno di quei festival che va vissuto a piedi nudi, sdraiati sull’erba col naso all’insù. Parola di Giuseppe Bornino.